Esiti a lungo termine dopo stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico nei pazienti con malattia di Parkinson
Sono stati valutati gli effetti della stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico ( STN-DBS ) sulle complicanze motorie nei pazienti con malattia di Parkinson oltre 15 anni dopo l'intervento chirurgico.
I dati sulle complicanze motorie, la qualità di vita ( QoL ), le attività della vita quotidiana, i punteggi motori della scala UPDRS ( Unified Parkinson's Disease Rating Scale ), il trattamento dopaminergico, le misure di stimolazione e gli effetti collaterali della stimolazione STN-DBS sono stati recuperati retrospettivamente e confrontati prima dell'intervento chirurgico, a 1 anno, e oltre 15 anni dopo stimolazione STN-DBS bilaterale.
Sono stati reclutati 51 pazienti con follow-up di 17.06 anni riguardo alla stimolazione STN-DBS.
Rispetto al basale, il tempo trascorso con la discinesia e il tempo trascorso nello stato off sono stati ridotti rispettivamente del 75% ( P minore di 0.001 ) e del 58.7% ( P minore di 0.001 ).
Inoltre, i farmaci dopaminergici sono stati ridotti del 50.6% ( P minore di 0.001 ).
Il punteggio totale PDQ-39 ( Parkinson's Disease Quality of Life Questionnaire ) e i domini della funzione emotiva e della funzione sociale sono migliorati rispettivamente del 13.8% ( P=0.005 ), del 13.6% ( P=0.01 ) e del 29.9% ( P minore di 0.001 ).
Durante il follow-up sono stati osservati pochi e per lo più gestibili eventi avversi correlati al dispositivo.
La stimolazione STN-DBS è efficace a oltre 15 anni dall'intervento, in particolare con un significativo miglioramento delle complicanze motorie e una stabile riduzione dei farmaci dopaminergici.
Inoltre, nonostante la naturale progressione continua della malattia di Parkinson con peggioramento dei sintomi motori e non-motori resistenti alla Levodopa nel corso degli anni, i pazienti sottoposti a stimolazione STN-DBS hanno mantenuto un miglioramento della qualità di vita. ( Xagena2021 )
Bove F et al, Neurology 2021; 97: e254-e262
Neuro2021